Gianni Crosio, ma ve lo siete scordato?

GIANNI CROSIO


Ma comm'è che chiunque parla di Pulcinella, proclamandolo mo ultimo e mo  "il migliore", gira e gira, alla fine, dice sempre i soliti nomi: Eduardo, Petito... oppure vanno a scavà da dentr'o cascione i vecchi Pulcinella: Altavilla, Viviani, Fracanzani ecc... e pare che si sono dimenticati di nomi più recenti, di attori che hanno contribuito ad arricchire e a personalizzare, anche recentemente, la mia figura?

A me non sta bene!



Pochi anni fa, forse 'na ventina, l'emittente napoletana Canale 21 teneva quella bella abitudine di mandare almeno una volta a settimana una commedia napoletana, quasi sempre con protagonista il medesimo me stesso: Pulcinella. 
Spesso ad interpretare il mio carattere era Gianni Crosio, un attore importante, famoso, presente in molte commedie del passato e pure in molti film ma che oggi pare sia scomparso dalla memoria di molti (provate a cercare il suo nome in internet e, al massimo troverete un rigo solo che parla di lui). Anzi, dove se ne parla...spesso si sbaglia pure. Ad esempio sul sito www.mymovies.it si dice che "... tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film L'oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica dove ha interpretato la parte di Alfonso Maria di Sant'Agata dei Fornai ". 
Ma quando mai?? Eccolo qui sotto, in questa foto dal film citato, ma in tutt'altro ruolo.




Dicevo? Ah si!...  Canale 21 è stata l'unica emittente che parecchi anni fa mando in onda alcune sue commedie (anche se forse potrebbe ripetere questo miracolo la versione digitale di C21 cioè la rete satellitare EDUARDO). Io ne registrai un paio di videocassette VHS e forse, dico forse, da qualche parte... in qualche 'ncùlo di muro, dentro lo sgabuzzino sepolto da scatoli e scartapelle ca neanche 'o sapunaro se pigliasse, forse... le conservo ancora.
Mentre me le godevo trovai pure il modo di fare qualche schizzo su carta delle posizioni che assumeva Crosio nell'interpretare il suo Pulcinella e un paio di foto scattate allo schermo della tv... ed eccole qua.




Avete visto quello che vi dicevo nell'altro post riguardo al cappello?... Così si indossa: di feltro, dritto e tuosto e con una piccola piegatura sulla sommità.  E il costume? Bellissimo, come è molto bella la presenza scenica di questo grande attore che occupava lo spazio visivo con il suo corpo e con la sua voce particolare.





Se non ricordo male le commedie erano quelle di Petito, in cui Pulcinella... è servo furbo e un poco approfittatore, fondamentalmente ignorante e pure nu poco 'rattuso con Colombina, al servizio di Don Anselmo Tartaglia che nella foto qui sotto è interpretato da Antonio Sigillo, altro grande Pulcinella di cui parleremo più in la.

Gianni Crosio - Pulcinella    Antonio Sigillo - Anselmo Tartaglia
Gianni Crosio fu presente anche nella prima versione televisiva de "la festa di piedigrotta", oggi introvabile.

Chiunque fosse in possesso di altre immagini, foto, documenti e memorie e volesse condividerle  può contattarmi su questo blog, nel frattempo segnalo questa foto dalla pagina della biblioteca Lucchesi Palli in cui si legge questa dedica: A Salvatore De Muto, grande celebre/ maschera Napoletana e mio maestro con tanto cuore/ Gianni Crosio.
E infine altre tre immagini dal archivio del giornale l'Unità  













‘O friddo ‘ncuollo!… ‘o friddo ‘ncuollo mi viene quando vedo certi attori, ma parlo degli attori veri però... non quelli che indossano la maschera per intrattenere i turisti (anche se...)  ca’ vogliono fare Pulcinella e poi invece d’o cuppolone se mettono in capa ‘nu cappellino muscio ‘e stoffa. 

A dire la verità mi danno ugualmente fastidio pure quelli che si fanno ‘o camicione con la stoffa di raso ma… mmmmm bocca mia meglio che mi stò zitto, per ora.


pulcinella sul lungomare

Dunque, dicevo: ‘o coppolone:  il vero copricapo per la capa di Pulcinella, cioè del me medesimo, deve essere tuosto, dritto… gruosso. C’è bisogno che vi spiego il perchè? Per lo stesso motivo per cui mi ritrovo questo nasone gruosso gruosso proprio in mezzo alla faccia! Sono tutti simboli fallici. Insomma… io stesso sono tutto quanto… un simbolo fallico… 
Che figura ci fa’ chi indossa il cappellino di pezza che ricade sopra la faccia dell’attore? Tutti penserebbero che… come è moscio il cappello… sarà moscio pure quell’altra cosa lla… mi spiego?

Guardate come m'ha trattato bene Giandomenico Tiepolo... ah... a soddisfazione, 'o cappiello gruosso... dritto luongo, mentre languidamente m'appòio sulla preziosa balconata della signora Pulcinella.



Diciamo che Pulcinella non  ha sempre indossato lo stesso tipo di copricapo.
Qualche volta sono stato visto con un cappello  a larghe tese sopra una berretta bianca
altre volte ho avuto certi cosi che quando li mettevo in testa sembravo Robin Hood, tranne che per la piuma.


Jacques, Callot, Balli di Sfessania. c. 1622. Engraving. Private Collection. didascalia

Sono stato visto anche con una specie di kippah, un poco più grosso, tanto che qualcuno (Andrea Mascara), guardando pure il nasone che tengo, ha ipotizzato che le mie radici più recenti siano da ricercare proprio nella cultura ebraica e nella Kabala.
Insomma, quello che è stato è stato... chi ha avuto, avuto avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato... io porto una maschera e un solo cappello: quello bianco, un poco giallognolo, di feltro... come quello che sta in questo dipinto qua sotto.





... e per concludere tutto stò giramento di cappelli, non potevo non concludere segnalando questo attore che lavora ad Ischia che per protestare, così..., ha deciso di indossare il cappello rosso invece che quello bianco! Protesta pure, poi sei pure bravo... ma il cappello però con il cappello moscio, mi dispiace, la protesta non ti potrà mai venire bene!!!
 

Pulcinella che batte le mani - gioco per i bambini

Oh oh... tiene mente... che te tiro fuori da dentro 'o cascione. Tiè tiè...
Chi è che non si ricorda di questa pazziella che si vendeva alle fiere o alle feste di piazza al bancone del venditore di torrone e caramelle?
Un Pulcinella di plastica alto si e no una decina di centimetri appoggiato su un quadrato sempre di plastica con una specie di disegno del golfo di Napoli.
Sotto due ruote che, siccome sono attaccate ognuna ad un meccanismo che va nelle braccia del pulcinella, ogni volta che le ruote girano... il pulcinella sbatte le mani  e con esse i due piccoli piatti di metallo che tiene alle sue estremità.

Questo giocattolo è mio personale... lo tengo esposto in vetrina ma ogni tanto ci pazzèo  perchè se nun pazzìammo vò dicere ca 'ce simm' fatt' viecchie!











Ecco, invece una versione più antica dello stesso gioco (non mia)




Esiste l'ultimo Pulcinella? Cominciamo con una bella ‘rattata di…

L'urdemo Pullecenella

Urdemo Pulcinella a chi?

Al massimo ‘o penultimo!

Sciò ‘a cuollo st’ uocchie sicche

All’anima d’’a  seccia!



Ogni pazienza, è risaputo, 

è lenta a crescere

ma ambresso c’abbandona

si annanz’ trova ‘n’u’ntuoppo


 a chili punto ‘a chiocca sbotta

‘O fegato se schiatta…

E te mangne chilometro e sasiccie

Senza sanà la ‘raggia.

 

Pulicenella è morto?

A dopp’e chisto è defunto?

me l’avete ntùlata ‘e fritta

…l’anema, gnorsì


Nun basta cchù lu callo

fatto a chesta canzone

Chello che avea abboffato

Me s’è frantummato Int’o calzone

 

Basta “urdemo Pulcinella”

chi lo sarrà?…  deciderà la storia.

ppe mmò, faccio le corna

E a vuie ve metto ‘mano chistu cuorno.

 

Giuseppe Mascolo




Se cercate dovunque, sui libri, sulle riviste, in internet, la frase "ultimo Pulcinella, vi ritroverete con una marea di risultati relativi a giornalisti che individuano in quell'attore l'erede ed ultimo interprete di Pulcinella o, peggio, troverete alcuni attori che... se lo dicono da soli.


Non penso che ci sia un altro  personaggio letterario, esistito veramente o immaginario a cui sempre viene aggiunta la parola “ultimo”  ogni qual volta viene nominato… come succede per Pulcinella. 
Quasi come si fosse sollecitare il cambiamento, ma allo stesso tempo affermare che "quello li", che indossa oggi la maschera,  deve essere osservato, studiato e protetto come monumento all'arte teatrale pulcinellesca e poi basta.... perchè "ci siamo scocciati"..

Tizio è l’ultimo Pulcinella… Non è vero, è Caio l’ultimo Pulcinella… nossignore, lo è Zempronio!!!

E se non è tirare i piedi questo… che cos’è? Ma perchè l’ultimo? Ma chi l’ha detto? 

E non è che la parola ultimo... per questi signori significa “che viene dopo una serie di altri Pulcinella… per cui… questo è l’ultimo di questa serie prima della prossima”.  Niente affatto. Loro dicono ultimo proprio per dire “dopo di questo non ce ne saranno più!!! E che cos’è sta jettatura? Ma perchè  dovete tirare i piedi? 

Lo hanno fatto con i più antichi Pulcinella, fino a Totonn’o pazzo, Petito, ’ultimo Pulcinella,.
ma poi c'è stato Rafele Viviani,  De Muto, De Filippo, Tommaso Bianco, Crosio, Coppola, SigillloMassimo Ranieri, Massimo Troisi
Alla faccia dell'ultimo Pulcinella !

Almeno, quando questi dicono "ultimo Pulcinella"  usassero la cortesia dell’allusione… del sospetto, della previsione funerea che potrebbe avverarsi... ma che potrebbe pure non avverarsi. 

Ci sono altri invece…. che oltre a "tirare i piedi", tengono proprio la pistola nascosta dietro la schiena. Il sociologo Domenico De Masiparlando di  Pulcinella, affermò: 
“Se ne parla fin troppo, Napoli è piena di Pulcinella (… ) Se si parlasse d’informatica quanto si parla di Pulcinelli o di Gatte Cenerentole, saremo a cavallo. "  
Oppure, sempre secondo il parere di altri studiosi e giornalisti 

“É stata travisata l’implicazione sociale di Pulcinella ed è diventato il simbolo della napoletanità più deteriore. Forse ne è addirittura la causa.” 

e dulcis in fundo 
“Ci si è serviti di questa maschera per nascondere i nostri sensi di colpa, di servilismo, di adattamento. Riflettere i nostri complessi di inferiorità, di sconfitta: ecco perchè l’abbiamo rimosso. All’estero è diverso. La maschera stravolge queste linee finendo con il rappresentare solamente qualcosa di comico." 

Anche lo scrittore Roberto Saviano si è espresso contro Pulcinella dicendo qualcosa del tipo: "a napoli dovremmo restare concentrati sui problemi della camorra e non lasciarci "distrarre" dale tradizioni". Ma è una mia memoria, quando troverò l'articolo lo segnalerò qui.


Pulcinella deve morire

La frase che compete, per uso, a "l'ultimo Pulcinella" è "Pulcinella deve morire" o "Uccidete Pulcinella".
Paradossalmente questa frase ha molto più senso riferita ad un personaggio come il nostro.
Pulcinella e la morte vanno a braccetto da secoli. In un intervista il burattinaio Manuel Pernazza disse: 

tutte le maschere, in fondo, rappresentano la Morte. Pulcinella è la maschera che più delle altre ne è rappresentazione, a cominciare dal camiciotto bianco, che rimanda non solo al biancore cadaverico, ma anche al sudario, che dall’altra parte è però simbolo di nascita, e richiama il lenzuolo usato anticamente in casa per accogliere il bambino che nasce. Per questo motivo, Pulcinella non può che scontrarsi con la figura della ‘Capa rosicata’, cioè la Morte stessa, che da Pulcinella è a un tempo attratta e spaventata.
(...) Da Pulcinella, la morte vuole una cosa sola: sposarlo e portarlo via con sé. Per questo si reincarna nel personaggio di Palummella (la tradizione di Colombina), che corteggia Pulcinella attraendolo con lusinghe e arti femminili finché questi si accorge dell’inganno, e ‘scaccia’ la Morte gettandola fuori dal teatrino."
La maschera nera, emblema di morte, e l’abito bianco, nell’antichità, vestito di lutto, sono elementi simbolici che fanno riferimento al mondo dei morti, o meglio, al rapporto tra mondo dei vivi e mondo dei morti.
Ma Pulcinella rappresenta anche gli eventi del ciclo di morte e rinascita del sole (come Gesù Cristo), evocando i primordi della cultura classica a cui l'occidente è strettamente legato.

Pulcinella deve morire affinchè tutto rinasca, anche lo stesso Pulcinella e con lui tutta la campania,L'Italia, il mondo.
Forse è per questo che ANGELO FORGIONE utilizza come titolo per il suo blog "Ammazziamo Pulcinella" non per manifestare odio nei confronti del nasuto biancovestito ma, al contrario, per evocare attraverso la sua morte una rinascita contro "Quel certo accanimento contro Napoli e i meridionali in ogni settore sociale analizzandolo in una serie di Video–Denunce tematiche"


È morto Pulcinella, Canzonetta.
Tosi Francesco Paolo, Fontana Ferdinando
interpretata da Damiano Salerno



Purtroppo su questo blog... sarò costretto a scrivere spesso "ULTIMO PULCINELLA", o  perchè così viene riportato sugli articoli relativi da cui attingo o perchè a definirsi tale è proprio l'attore intervistato. In quel momento, la mia maschera di cuoio fatta da me, rigorosamente a mano, caccerà un lacrima, e non potrò farci niente.

L'unico che ha voluto ammazzare Pulcinella per propria convenienza teatrale è stato Eduardo Scarpetta, sigh! 
Ascoltate, invece, quello che dice Eduardo de Fillppo (refrisco all’anima sua)… 
 


Ferdinando I, Re di Napoli" (Gianni Franciolini, 1959)

"Lo spirito di Pulcinella, che è l’anima di un popolo... non muore mai.
Ah... che consolazione.
Così parlano le persone intelligenti...

'O Pullecenella 'e mare.

'A storia mia? Uhf... è longa da raccontare!! Secondo voi basteranno quattro paginette? Io vi devo parlare ancora d'o coppolone che tengo in capa... della maschera, di madama Papera Trentova mia mamma. E mica finisce qui? Vi devo dire di quello... chillù llà... che dice che io non sono un essere umano ma una specie di gallina proprio perchè il naso sembra un becco e che ho questo modo strano di muovere  e di parlare.
Comunque... se io discendo da una gallina questo non lo so... anche se parecchi hanno creduto di vedermi nascere addirittura da dentro un uovo....

Pulcinella e l'uovo di Gennaro Regina

qualcun'altro dice che il mio nome, Pulcinella, deriva da pulcino.... boh? 
Insomma, Pullicino... pollice o chiattillo... chello che saccio sicuramente è che ci stà un uccello da qualche parte nel mondo che tiene lo stesso nome mio... eccolo qua:

La fratercula o pulcinella di mare (Fratercula arctica Linnaeus, 1758), è un uccello facente parte della famiglia delle Alche (Alcidae).[2]

Popola i mari e le coste (limitatamente all'estate) dell'Atlantico settentrionale. La sua presenza è particolarmente importante sulle coste islandesi, ma è presente anche nelle coste norvegesibretoniscozzesiirlandesiinglesigallesi, dell'isola di Terranova, nonché sull'arcipelago delle Fær Øer.



Capperi... 'me somiglia. Si però, a me non mi sta bbene... non tanto perchè hanno dato il nome mio ad un uccello, la qual cosa potarrìa pure considerarla 'nu complimento, tanto quanto per il fatto che isso se chiamma FRATE'N'CULO... e io 'ncopp'a stu fatto nun vurrìa rischià ca se creassero qualche  fraintendimenti.


Buongiorno. Chi sono? Aeh... già vedo e sento a tutti quanti che rispondono: Eduardo de Filippo. Nu momento, aspettate. Io intendevo chi sono... ma... come maschera.
Dunque, dicevo chi.... Cosa? Come chi è Eduardo de Filippo? No, voi mi state pigliando in giro. 
Eduardo.... quello di "Filumena Marturano", di "Napoli milionaria". Ma state scherzando o fate sul serio? Ma come? De Filippo, quello di "Natale in casa Cupiello"... ah ecco, mò ve lo ricordate. 
È vero che molti di voi siete giovani ma non potete non conoscere Eduardo de Filippo.... no, dico... Eduardo!!
Come dite? Mi volete fare vedere un video? Ma riguardo cosa? Vabbè... vediamo questo video.





....! Sono senza parole. Ma non può essere, vedete bene... forse sono attori? Ma over'è? Uh Ggiesù.
Si, se questo filmato fosse vero, e lo sembra, stiamo inguaiati veramente. È vero che sono quasi tutti giovani ma non si può non conoscere Eduardo. Ma ne ho visti altri di questi video e... sembra che parecchi giovani intervistati neanche sanno chi è Massimo Troisi (guarda il video) o Pino Daniele (quardate il video), figuratevi.
E di me che dicono? Che sanno di Pulcinella? Anzi, no... non lo voglio sapere, mi metto paura. 

E io... tutto bello, trionfante, volevo fare l'entrata teatrale... magari a modo mio, come si portava una volta. Magari così:  "Sono Pullecenella Cetrulo, servo devoto di chi lo apprezza e di chi lo disprezza… di chi lo arrepezza e di chi lo scapezza"  oppure "so' Pullicenella si'.... però saccio fa 'ammore e saccio vule'bene e pure mmieze e pene trova felicita'" o ancora "Pullecenella è furbo e chesto nun 'ce fegne ma, pe' nun havè disturbo chillo fa' marchengegne"  .

Ho capito, ho capito... non per niente si dice "Pullecenella nun è scemo ma fa' 'o scemo pe' nun ghì 'a guerra". 
Aggio capito come sta messa la situazione: meglio che abbasso le penne e che mi presento da me medesimo. 

Il nome con cui mi chiamo, anzi... con cui mi chiamate voi, è Pulcinella e il cognome è Cetrulo. Mò, in napoletano Cetrulo significa CETRIOLO... quel coso di colore verde che somiglia a una zucchina ma, siccome dicendo cetrulo pò, in dialetto, si finisce col dire citrullo... che significa fesso, sciocco...   stupido,  ecco che qualcuno ha pensato che io fossi un personaggio sciocco e poco intelligente... mentre invece, come vi ho detto  prima, io faccio solo finta per comodità di essere scemo... ma non lo sono veramente.

A mme però, mi piace di più l'altra versione: quella che fa derivare la parola cetrulo dall'antico modo in cui i napoletani chiamavano il CEDRO, parlo di quella specie di limone... non vi imbrogliate con l'albero.
Insomma: cetriolo, cedro o citrouille  (che in francese significa zucca)  comunque la mettete... questo è il cognome che mi mettette pàtemo.

Caspita: ancora non ho detto niente e già se ne è volata una mezza paginetta... non so voi ma io 'me song' sfasteriato. Tanto c'è tempo, hai voglia!
Facciamo così... io ogni tanto scriverò qualcosa e più frequentemente metterò dei disegni o delle foto che mi riguardano. Se vi piace veniteveli a guardare e, se avete qualche cosa da dire, se è una cosa buona commentate pure sennò... fatevi i fatti vostri.

Un ultima cosa: per quei pochi che overamente non conoscono Eduardo de Filippo jàteve a fà una camminata su questo sito... che poi vi interrogo.


Nel video: Tommaso Esposito (Direttore del Museo di Pulcinella - Acerra), Carmine Coppola (Attore ed ereditario della maschera da Gianni Crosio), Manuel Pernazza e Rebecca Crisanti (Attori e burattinai della compagnia "Il Carro di Pulcinella").