La Canzone di Zeza: i ZEZI al manicomio

LA CANZONE DI ZEZA 

all'ex manicomio di Capodichino Leonardo Bianchi 1996




Alla fine degli anni '90 ci fu come... una fiammata culturale a Napoli. In quel periodo c'era la riproposizione del carnevale per le strade dei decumani, rassegne di burattini, spettacoli itineranti e la grandiosa manifestazione "Pulcinella maschera del mondo" curata da Maurizio Scaparro di cui avremo ampiamente modo di parlare.

Nel 1996 ebbi personalmente la fortuna di assistere (e di girare il video che ho poi pubblicato su youtube) ad  una manifestazione all'interno del già dimesso ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi, svuotato dalla legge Basaglia del 1978 il cui tema principale (a parte, ovviamente, quello di sensibilizzare le persone sulla questione dei maltrattamenti dei malati) era proprio "la canzone di Zeza



A distanza di tanto tempo non posso dire con certezza in nomi degli interpreti della rappresentazione, a parte  Marcello Colasurdo ma sono abbastanza certo gli altri protagonisti facessero parte di una  "compagnia" di pomigliano Tonino Stocco - Giovanni Sgammato - Vincenzo Ciccarelli e che ritroviamo in questa versione registrata proprio a Pomigliano nel 1998.




Marcello Colasurdo è interprete della canzone tradizionale vesuviana e voce storica degli Zezi, di cui è stato componente per diciotto anni, è dal 1996 il leader dei Marcello Colasurdo Paranza.

Numerose le sue collaborazioni dal vivo o in studio con i rappresentanti della musica popolare (o ad essa collegati) italiana, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare ad Enrico Capuano ai Modena City Ramblers; dagli Almamegretta ai 99 Posse; dalla Orchestra Popolare Campana a Daniele Sepe.

Marcello Colasurdo è inoltre interprete autodidatta di cinema e teatro, lavorando per registi come Federico Fellini al cinema, e Mario Martone al teatro. (da wikipedia)



Altri ospiti della manifestazione furono Bruno Leone con il suo teatrino  il piccolo San carlino e Roberto Vernetti, trampoliere e burattinaio,  nelle vesti del Diavolo.



La serata fu conclusa nel giardino dell'ex manicomio dove la compagnia rappresentò il lamento per la morte di Carnevale Vincenzo e fu fatto un vivificante e gigantesco falò sulle note della MORESCA, interpretata dal MEDIA AETAS, qui ridotti a due elementi: lo scomparso Virgilio Villani e Gianni Lamagna. Il tutto sotto lo sguardo compiaciuto e nascosto  tra folla del Maestro Roberto De Simone.





LA REGISTRAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE

Ecco la registrazione della manifestazionefatta nell'anno 1996 (vogliate ricordare che allora non esistevano le telecamere ad alta risoluzione). 
Era carnevale, quando registrai questa interessante versione della Canzone di Zeza al Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli noto anche come il "manicomio di Capodichino". 

Nel  1978, con la legge Basaglia, i manicomi furono definitivamente "chiusi"  e passeggiare per quei corridoi, dove ancora soggiornavano, senza imposizione, alcuni clienti, era alquanto inquietante... anche perchè allora avevamo ancora l'idea del malato di mente come quei pazzi furiosi della commedia  il medico dei pazzi di Scarpetta

Io, giuro che mi trovavo li come spettatore e non come paziente.

Buona visione






Antonio Sigillo : Pulcinella alla Rinascente

ANTONIO SIGILLO 





Sull'emittente Canale 21 (che se ha conservato quei filmati adesso si ritrova dei veri tesori) passarono alcune commedie con Antonio Sigillo in versione Pulcinella. Riuscii a registrarne qualcuna ma le cassette, aihmè, non so' che fine hanno fatto. Sono riuscito a conservare giusto questo schizzo ed una foto, comunque poco nitida, che scattai personalmente ad una festa di piazza dove si esibirono lui e il grande Pasquale Esposito, eccelso don Anselmo Tartaglia già con Gianni Crosio.




Antonio Sigillo è il Pulcinella del film Sabato Domenica e LUNEDI' versione con Luca de Filippo, v'arricurdate? 
Quello che mentre stava a tavola andava di fretta... poi, vestito da Pulcinella dall'altra stanza strillazzava "perepè chiò chiò, perepè chiò chiò"...

L'avete visto anche in altri film in parti secondarie come Antonio Giuffrida il papà di Lello Arena ne "No grazie, il caffè mi rende nervoso". 
Poi era lo zio nel film di Troisi "Pensavo fosse amore... invece era un calesse".
C'è anche in "chiari di Luna"  dove interpretava il Maestro Troiano dell'Orchestra Fantasia ma, soprattutto lo ricorderete in questa interpretazione di quel simpatico vecchietto nel film "Così parlò Bellavista"...



Nel 1976 Antonio sigillo è Pulcinella  insieme a Pasquele Esposita e Lucia Oreto con la compagnia teatrale "il trio San Carlino". L'impegno del trio era di portare 
dovunque la tradizione delle maschere napoletane e i loro testi teatrali.
Il loro teatro era fatto di farse, di giochi teatrali, di scenette. Il personaggio di Pulcinella era trattato da Antonio sigillo con mano delicata, nello stesso periodi in cui, invece, a Napoli cominciava a serpeggiare un appesantimento della maschera e un fraintendimento delle sue simbologie.
Dell'originale Trio oggi recita con la stessa immutata passione la Colombina Lucia Oreto.







Secondo me...  per approcciarsi (ma vuje avete notato che haggio messo 'a lingua int'o pulito?) al personaggio di Pulcinella, quello come dovrebbe veramente essere e non quello lagnoso di oggi - non è possibile non fare riferimento ad Antonio Sigillo, alla sua grazia e alla sua compostezza. 

Peccato che in  rete c'è poco su di lui... io... spero solo di non averle buttate e di ritrovare un giorno... quelle cassette VHS registrate negli anni '90.